33 Supereroi della Repubblica, ovvero belle notizie dall’Italia

Sergio Matterella. Photo by Presidenza della Repubblica, Attribution, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=69555917

In questi giorni le notizie di cronaca nera e di politica hanno lasciato qualche minuto a una di quelle che mi piace definire “Buone Notizie”. In realtà il nome corretto sarebbe Giornalismo Costruttivo, o in inglese, Solutions Journalism. Per farla semplice, il Giornalismo Costruttivo si preoccupa di raccontare come si possono risolvere e si stanno risolvendo i problemi e le questioni sociali; non si limita a enumerarli come la maggior parte di chi fa giornalismo.

Se siete alla ricerca di Buone Notizie quotidiane potete seguire le buone notizie del Corriere che ospitano al loro interno le pillole del saggio maggiordomo Lloyd (vi consiglio di seguire i suoi post su Facebook, raccolti in un libriccino che può essere un ottimo regalo o un ottimo rifugio, Vita con Lloyd ). Per leggere invece 33 buone notizie in un colpo solo potete continuare sotto.

L’Ordine al Merito della Repubblica

Si, perchè, come dicevo, giornali, telegiornali e web oggi si sono fermati a raccontare del Presidente Mattarella che il 27 dicembre, ricorrenza della promulgazione della Costituzione, ha conferito 33 onoreficenze al Merito della Repubblica Italiana. Se leggiamo la pagina del Quirinale relativa a questo Ordine, troviamo una definizione che sembra lontana dalla nostra quotidianità. Si dice che l’onoreficenza è volta a

“ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.”


In realtà sono stati premiati uomini e donne che fanno parte del nostro ordinario. Una potrebbe essere tua nonna. Un altro l’allenatore di tuo figlio. Un altro ancora il tuo compagno di università. Potresti essere tu. Potrei essere io.

Dovremmo essere noi a fare ogni giorno, nel nostro piccolo oppure nel nostro grande, qualcosa di simile. Senza pensare che poi riceveremo la medaglia e la nomina a Cavaliere della Repubblica; solo per andare a dormire col sorriso di chi ha contribuito a rendere la sua città o il suo luogo di lavoro, un po’ migliore.

Palazzo del Quirinale. Photo by No machine-readable author provided. MM assumed (based on copyright claims). – No machine-readable source provided. Own work assumed (based on copyright claims)., Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=163425

33 personaggi in cerca del Bene

Chi sono e cosa hanno fatto questi “ragazzi della porta accanto” per meritarsi il nostro rispetto? E cosa possiamo imparare da dei Miti Rivoluzionari come loro?

Ho classificato le loro storie secondo il principale ambito dell’impegno sociale su cui sono intervenuti. Riprendendo la rappresentazione del Paradiso Dantesco (non sono forse 33 eroi come i canti del Paradiso?) li ho poi raggruppati nei rispettivi “Cieli”.

Cielo della Solidarietà

In questo Cielo abbiamo Aldo Chiavari, di 76 anni, da Tolentino, Macerata, che ha sostenuto economicamente due dipendenti provati dalla malattia della loro figlia; Roberto Morgantini, di 71 anni, da Bologna, le cui associazioni combattono l’emarginazione sociale e preparano 2800 pasti al mese nelle cucine popolari; Annalisa Ubertoni, di 56 anni, da Treia, Macerata, che ha favorito una politica di convivenza e piena integrazione, anche attraverso l’ospitalità domestica dei migranti.

Abbiamo poi Don Eugenio Reno Zocca, di 75 anni, da Settima di Pescantina, Verona, la cui associazione offre ospitalità ad anziani in condizioni di disagio; Marco Ranieri, di 38 anni, da Bari, che attraverso la sua associazione contribuisce a ridurre lo spreco alimentare tramite lo scambio di cibo e la redistribuzione di ciò che avanza a chi ne ha bisogno.

Cielo del Soccorso

In questo Cielo abbiamo Fabio Caramel, di 26 anni, da Marcon, Venezia, presidente di un’associazione impegnata nel sociale che ha scelto di saltare una partita del campionato per donare il midollo; Vincenzo Castelli, di 63 anni, da Roma, che dopo la morte del figlio ha creato una Fondazione per la divulgazione della cultura del primo soccorso; Mustapha El Aoudi, di 40 anni, da Crotone, venditore ambulante del Marocco che è intervenuto in difesa di una dottoressa violentemente aggredita da un uomo; Carmen Isabel Fernandez Reveles, di 60 anni, da Milano, che opera nel sostegno psicologico per traumi legati a disastri naturali o altri episodi.

Abbiamo poi Claudio Madau, di 37 anni, da Oristano, ideatore di Dottor Libro, la prima rassegna letteraria organizzata negli ospedali per alleviare la condizione gravosa della degenza; l’agente Riccardo Muci, di 31 anni, da Copertina, Lecce, che durante l’incidente sul raccordo autostradale di Casalecchio ha continuato a mettere in sicurezza l’area, anche dopo aver riportato gravi ustioni; Carlo Vettorato, di 71 anni, da Aosta, che ha contribuito alla realizzazione dell’attività di elisoccorso nella sua Regione e alla sensibilizzazione sulla sicurezza in montagna; Massimiliano Sechi, di 32 anni, da Sassari che, costretto sulla sedia a rotelle, diventa campione di videogame e fonda un’associazione per supportare famiglie con disabili. Più recentemente si è fatto anche promotore del progetto “No Excuse” per invitare tutti a “non avere scuse e ad impegnarsi nella società”.

Cielo dell’Inclusione Sociale

In questo Cielo abbiamo Vito Massimo Catania, di 39 anni da Regalbuto, Enna, podista che da alcuni anni ha smesso di gareggiare per mettere a disposizione le sue gambe ai disabili che vogliono vivere l’esperienza della corsa e sensibilizzare sportivi e pubblico sulla vita dei disabili; Maria Rosaria Coppola, di 62 anni, da Napoli, che come molti di noi hanno visto su in video di Novembre diventato virale, ha preso le difese di un ragazzo dello Sri Lanka che veniva attaccato verbalmente in modo razzista da un giovane passeggero del treno.

Abbiamo poi Ilaria Galbusera, di 27 anni, da Bergamo, capitano della Nazionale Femminile Volley sorde che racconta lo sport come strumento di inclusione delle diversità; Iacopo Melio, di 26 anni, da Pisa, che su una sedia a rotelle si batte per progetti inerenti alla disabilità attraverso la sua Onlus #vorreiprendereiltreno; Davide Monticolo, di 45 anni, da Trieste, che ha fondato una Onlus per sostenere, insieme ad altri nomi del Basket, persone con malattie o disabili; Igor Trocchia, 46 anni da Bergamo, che ritira la sua squadra dal torneo dopo gli insulti razzisti a un suo giocatore del Burkina Faso.

Razzismo, no grazie. Photo by Andrea Cesanelli, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=49967694

Cielo della Cooperazione Sociale

In questo Cielo abbiamo Maria Tiziana Andriani, di 56 anni, da Roma, che nel 2010 ha fondato una Onlus impegnata nella lotta del cancro in Africa; Irma dall’Armellina, di 93 anni, da Noventa Vicentina, Vicenza, che a Febbraio è partita in Kenya per una missione umanitaria in un orfanotrofio che da sempre aiuta a distanza; suor Elvira Tutolo, di 69 anni, da Termoli, Campobasso, che da più di 25 anni è missionaria in Africa e, più recentemente, ha avviato un centro culturale per bambini e ragazzi di strada della Repubblica Centrafricana e un progetto di formazione spirituale affinché delle coppie possano accoglierli.

Cielo della Tutela ai Minori

In questo Cielo abbiamo Roberto Luigi Giuseppe Crippa, di 51 anni e Luisa Fricchione, di 57 anni, da Tione, Trento, che hanno adottato otto giovani etiopi rimasti orfani a seguito della guerra civile; Germana Giacomelli, di 71 anni, da Craviana, Mantova, conosciuta come la “Grande Madre d’Italia” per aver avuto 121 “figli” (5 suoi, 8 adottati e i restanti provenienti da situazioni familiari complicate, affidati dai Tribunali per Minorenni di Milano, Venezia e Brescia); Nilo Mattugini, di 65 anni e Simonetta Stefanini, di 60 anni, da Lido di Camaiore, Lucca, genitori di una ragazza con disabilità, hanno contribuito alla realizzazione din database di over 50 che possono dedicare tempo ai ragazzi in carico al Servizio Sociale.

Cielo della Promozione della Cultura, della Legalità e della Cosa Pubblica

In questo Cielo abbiamo Antonio La Cava, di 73 anni, da Matera, maestro in pensione che con il suo “bibliomotocarro” porta libri ai bambini delle scuole nei paesi più piccoli e isolati della Basilicata perché crede che è con la lettura che “si trasmetta ai bambini l’importanza della cittadinanza attiva”; Roberta Leporati, di 52 anni, da Martina Franca, Taranto, che da dirigente scolastico ha dato vita a un progetto di avvicinamento agli studenti alla lirica, insieme, tra gli altri, a Katia Ricciarelli; Rossella Tonti, di 51 anni, da Norcia, che da dirigente scolastico nelle aree terremotate si è battuta per garantire le attività scolastiche.

Abbiamo poi Marco Omizzolo, di 43 anni, da Sabaudia, Latina, che oltre a partecipare in associazioni e cooperative che aiutano i migranti, ha raccontato e denunciato il fenomeno del caporalato; Roxana Roman, di 34 anni da Roma, rumena, che non ha avuto paura a denunciare due appartenenti al clan dei Casamonica che avevano aggredito il suo bar; Rebecca Jean Spitzmiller, di 62 anni, da Roma, che dopo essersi messa a pulire le scritte che imbrattavano una zona della Capitale nel 2009, ha poi fondato un’associazione per contrastare il degrado urbano.

Una riflessione inevitabile

Questi sono i 33 Miti Rivoluzionari che hanno saputo trasformare una vita ordinaria con scelte straordinarie. Per gli altri. E noi cosa stiamo aspettando? Quale scelta straordinaria siamo chiamati a compiere oggi?

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